Per la prima volta in base alla nuova legge imposta da Pechino ad Hong Kong, un ordine di sequestro colpisce direttamente una società di media.
È successo nella sede del quotidiano Apple Daily, di proprietà del magnate dell’industria Jimmy Lai, in carcere dallo scorso dicembre.
Il blitz della polizia negli uffici del quotidiano pro-democrazia ha portato a cinque arresti, tra cui quattro uomini ed una donna di età compresa tra i 47 ed i 63 anni; tra loro, anche il direttore Ryan Law.
L’intervento della polizia è stato effettuato per “sospetta violazione della legge sulla sicurezza nazionale” e gli arresti sono avvenuti per “collusione con un Paese straniero o con elementi esterni per mettere in pericolo la sicurezza nazionale”.
L’operazione ha portato al congelamento di beni per un totale di 18 milioni di dollari di Hong Kong, ovvero circa 2,3 miliardi di dollari americani, di tre società collegate ad Apple Daily: Apple Daily Internet Limited, Apple Daily Limited e Apple Daily Printing Limited.
Questo episodio crea un precedente che preoccupa tutto il settore dei media.