Accordo multimiliardario tra Stellantis e Sixt

La società di noleggio auto potrà acquistare fino a 250.000 veicoli entro il 2026.
Possibili anche ulteriori collaborazioni.

Stellantis e Sixt annunciano di avere raggiunto un accordo multimiliardario, in base al quale il fornitore di servizi premium di mobilità potrebbe acquistare fino a 250.000 veicoli per la sua flotta di noleggio in Europa ed in Nord America nei prossimi tre anni.

Le prime consegne avverranno già nel corso del primo trimestre del 2024 e proseguiranno durante l’anno.

I clienti Sixt, si legge in una nota, potranno beneficiare di un’ampia gamma di veicoli dei brand Stellantis, tra cui Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, Ds Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall e Maserati.

La fornitura a Sixt comprenderà un’ampia gamma di segmenti, dalle city car ai Suv, ai furgoni e minivan (compresi quelli a 7 e 9 posti), oltre a una vasta scelta di tipologie di motorizzazione (inclusi i veicoli elettrici a batteria) dotati delle più recenti innovazioni nel software e nell’infotainment.

Inoltre, Stellantis e Sixt valuteranno potenziali opportunità di partnership in altre aree del mondo, con il supporto di Mobilisights, la società di data as a service (DaaS) di Stellantis che fornisce e sviluppa pacchetti di dati per la creazione e la concessione in licenza di prodotti, applicazioni e servizi innovativi business-to-business che saranno messi a disposizione di Sixt.

Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, stando a quanto riporta Ansa ha dichiarato quanto di seguito:

Grazie all’importante accordo stipulato oggi con Sixt manteniamo il nostro impegno di offrire ai clienti una mobilità pulita, sicura ed economicamente accessibile, avvalendoci di veicoli e tecnologie all’avanguardia. Con i nostri brand iconici, offriamo vetture che soddisfano ogni esigenza, prezzo e stile di vita. Questa partnership con Sixt consente agli attuali e potenziali clienti dei nostri brand di beneficiare delle tecnologie più avanzate in termini di propulsioni e connettività del veicolo, oltre ad un comfort di alto livello. Questo accordo rappresenta un ottimo banco di prova e ci permetterà di proseguire nella nostra trasformazione in un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile”.

Gli fa eco Konstantin Sixt, Co-Ceo di Sixt:

Questa collaborazione, con un partner completo e all’avanguardia, rafforza la promessa di voler offrire ai nostri clienti la migliore soluzione per soddisfare tutte le loro esigenze di mobilità e ci consente di accelerare la nostra strategia ‘Expect Better’, dopo aver registrato una crescita globale del fatturato di quasi il 20% nei primi nove mesi del 2023. Questa ambizione riguarda sia i paesi europei sia gli Stati Uniti, il più grande mercato del noleggio al mondo e il più importante mercato per la crescita della nostra azienda”.

Stellantis: 714 uscite volontarie in Italia

Il gruppo Fca-Psa ha raggiunto l’accordo con i sindacati.
Trattative iniziate nel 2021, riviste con il cambio di normativa.

Accordo raggiunto tra Stellantis e sindacati.

Il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca (ovvero Fiat e Chrysler) e Psa (ovvero Peugeot, Citroen, DS Automobiles, Opel e Vauxhall Motors), sulla scia delle trattative iniziate nel 2021, è riuscito a trovare l’ok da parte dei sindacati per le uscite volontarie ed incentivate di 639 lavoratori.

A questi, seguiranno prossimamente anche le uscite di altri 75 dipendenti tramite accordi territoriali per alcune unità produttive.

Come riporta “Il Corriere della Sera”, a renderlo noto sono stati proprio i sindacati Uilm, Confsal e Fismic. Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, ha dichiarato quanto di seguito:

In tutte le unità produttive i lavoratori che accetteranno di uscire potranno accedere alla Naspi, poiché tecnicamente ci troviamo di fronte a esuberi in cui le uscite sono condizionate alla non opposizione. Per l’ingegneria, invece, si è definita una specifica intesa per 50 uscite volontarie in senso stretto, non precedute da alcuna dichiarazione di esuberi e di conseguenza non seguite dalla Naspi. In tutti i casi sono previsti incentivi. Gli operai riceveranno 24 mensilità e comunque non meno di 55.000 euro, per gli impiegati l’incentivo varierà in base all’età. Gli importi saranno maggiorati di 20.000 euro per coloro che usciranno entro il 31 marzo. Si tratta in ogni caso di uscite già concordate nel 2021 ma era necessario stipulare nuovi accordi sindacali a causa del cambio di normativa sulle uscite collettive. Il divieto di licenziamento della emergenza Covid aveva difatti definito un regime speciale di uscite collettive, venuto meno il 31 dicembre 2021 e sostituito dal consueto regime sulle procedure di esuberi collettivi ritornato in vigore. Sarà favorita la mobilità interna in modo da cercare di consentire le uscite volontarie incentivate.

Sul tema è intervenuto anche Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal:

La Fismic Confsal è soddisfatta degli accordi raggiunti oggi (inteso 3 febbraio 2022) che confermano la volontà aziendale di mantenere l’impegno preso durante gli accordi siglati nel 2021, avvenuti durante il regime speciale degli esuberi causato dalla pandemia e dal blocco dei licenziamenti. Le uscite volontarie se unite a processi di upskilling e reskilling dei lavoratori restanti e a nuove assunzioni di giovani, sono un ottimo mezzo per procedere in direzione di una reale e costante ripresa economica del settore Automotive. Abbiamo richiesto inoltre, per i plant dove non c’è disponibilità di uscite incentivate perché esauriti i numeri previsti nella prima fase, di discuterne in un secondo momento per poter permettere a coloro che lo richiedono volontariamente di poter avere i benefici previsti dagli accordi finora sottoscritti.