C’è la parola fine alla trattativa fra Socar e Api Holdings per Ip: la società azera ha infatti annunciato la firma di un accordo per l’acquisizione del 99,82% delle quote di Italiana Petroli (Ip) dal gruppo controllato dalla famiglia Brachetti Peretti che, quindi, lascia dopo oltre 90 anni.
L’operazione, si legge in una nota, è condizionata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari (in materia di antitrust, sovvenzioni estere e golden power) e si stima che il closing possa intervenire entro il primo trimestre del 2026.
“Socar“, si legge, “intende agire in continuità per preservare e valorizzare la forte posizione di mercato di Ip e la sua reputazione, assicurando una fornitura stabile di servizi di alta qualità ai propri clienti, partner e stakeholder e preserverà i livelli occupazionali e, in linea con la strategia del gruppo, la tutela dell’ambiente rimarrà una priorità per le proprie attività in Italia“.
“Questa acquisizione“, scrive il gruppo azero come riporta Il Sole 24 Ore, “rappresenta un traguardo importante per la crescita di Socar all’interno del mercato energetico europeo e riflette l’impegno nel rafforzamento delle relazioni economiche bilaterali tra Azerbaijan e Italia, nonché un forte contributo alla sicurezza energetica e allo sviluppo sostenibile dell’Europa“.
“L’acquisizione di Italiana Petroli è un passo importante nella nostra strategia di diversificazione a livello internazionale. Riflette il nostro impegno a lungo termine nello sviluppo di un business competitivo, innovativo e responsabile che contribuisce alla sicurezza energetica dell’Europa e rafforza ulteriormente la partnership tra Azerbaijan e Italia“, afferma Rovshan Najaf, presidente di Socar.
“Ip è e resta un operatore di riferimento nel settore dei carburanti a livello nazionale e un attore fondamentale per la mobilità e la sicurezza energetica del Paese”, ha commentato il presidente Ugo Brachetti Peretti. “Dopo oltre novant’anni al timone di quella che è diventata una delle principali aziende italiane, siamo orgogliosi di lasciare ai futuri azionisti una solida eredità fatta di competenze, professionalità straordinarie, know-how e una grande capacità di innovazione“.
Intesa Sanpaolo ha assistito Socar nell’operazione attraverso la divisione Imi Corporate & Investment Banking in qualità di advisor finanziario della compagnia petrolifera di Stato dell’Azerbaijan.
IP vanta un fatturato di circa 7 miliardi di euro e la cessione è avvenuta per un valore di circa 3 miliardi di euro. Non sarebbe forse il caso che lo Stato esercitasse la Golden Power, prima di perdere anche questa preziosa italianità in favore di mani estere?