Sarebbe completamente distrutto il deposito di armamenti dell’Aeronautica militare greca, uno dei più nevralgici del Paese, esploso ieri nel tardo pomeriggio a causa di un incendio nei pressi di Nea Anchialos, in Tessaglia.
Lo riportano i media ellenici, poi ripresi anche da Ansa.
Gli abitanti sono dovuti fuggire in tutta fretta e, secondo le prime informazioni, sono state individuate una serie di mancanze che hanno portato alla più grande perdita di munizioni, di alto valore strategico ed economico, degli ultimi decenni in Grecia.
Secondo il quotidiano Kathimerini, il piano di sicurezza non ha funzionato né all’interno né all’esterno della base dove sono stoccate le preziose armi F-16 e addirittura non è chiaro se fosse previsto un intervento antincendio.
Ora, all’indomani dell’esplosione, ad Atene infuriano le polemiche e lo scaricabarile delle responsabilità.
I media greci riportano seri interrogativi sulla sorveglianza di una delle unità più nevralgiche delle Forze armate elleniche.
Sebbene adesso la preoccupazione principale del governo greco sia di contenere completamente l’incendio e stimare la perdita di armamenti, si sta cercando di attribuire la responsabilità per l’esplosione del deposito.
Alcuni media parlano di inazione da parte dei vigili del fuoco che hanno sottovalutato la gravità della situazione, poichè l’incendio divampava nell’area già dal giorno precedente.