Svizzera, referendum: no a pubblicità tabacco, sì sperimentazione animale

57% per l’abolizione pubblicitaria.
Partiti unanimi nella sperimentazione animale.

Dopo il referendum sul green pass, la Svizzera si dimostra ancora una volta un Paese democratico e torna alle urne.

Sta volta i temi erano la pubblicità del tabacco e la sperimentazione sugli animali: nella consultazione referendaria di domenica quasi il 57% dei votanti e 16 dei 26 cantoni svizzeri hanno deciso per il divieto della pubblicità del tabacco a tutela dei più giovani, mentre tutti i partiti politici, il parlamento ed il governo si erano opposti all’iniziativa per abolire la sperimentazione sugli animali, sostenendo che avrebbe avuto conseguenze disastrose per la ricerca medica.

Nel Paese l’opinione pubblica è polarizzata, anche perché nei cantoni hanno sede sia i giganti mondiali della ricerca scientifica che le grandi lobby del tabacco. Hans Stöckli, presidente dell’associazione “Bambini senza tabacco“, si dice a maggior ragione soddisfatto:

Si tratta di una pietra miliare. È la prima volta che un’iniziativa popolare sul tema della prevenzione ha convinto il popolo ed i cantoni. È una vittoria importante contro la maggioranza in parlamento.

Come riporta “Euronews” il risultato del voto ha premiato le associazioni che si sono impegnate nella campagna referendaria, invece il quesito referendario che chiedeva il divieto di sperimentazione sugli animali è stato respinto.

I contrari al divieto dei test sugli animali hanno giudicato troppo rigido il provvedimento che avrebbe reso la Svizzera il primo Paese a vietare del tutto la sperimentazione animale, come auspicato dalle 80 associazioni per i diritti degli animali che hanno sostenuto la campagna referendaria.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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