Talebani: diritti umani dopo il riconoscimento

Le pretese senza il riconoscimento sono un approccio unilaterale.
I Paesi stranieri ci riconoscano, poi discuteremo.

Il portavoce dell’autoproclamato Emirato islamico d’Afghanistan e viceministro dell’Informazione e della Cultura del governo talebano, Zabihullah Mujahid, è intervenuto a Tolo News dicendo che prima deve essere riconosciuto il governo come amministrazione legittima dell’Afghanistan, solo dopo si discuterà di diritti umani.

Non fare le cose in quest’ordine, continua Zabihullah Mujahid, equivarrebbe ad un approccio unilaterale. Come riporta Ansa, più precisamente le sue parole sono state le seguenti:

Finché non verremmo riconosciuti ed i Paesi stranieri continueranno a criticarci sui diritti umani, lo considereremo un approccio unilaterale. Sarebbe opportuno che ci trattassero responsabilmente e riconoscessero il nostro governo attuale come amministrazione legittima dell’Afghanistan. Solo dopo potranno condividere ufficialmente le loro preoccupazioni con noi e noi le affronteremo.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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