(Foto da internet)
Stando a quanto riporta Il Mattino, che a sua volta cita i media locali, in Giappone un errore nel sistema di elaborazione dei pagamenti del servizio di consegna di cibo a domicilio Demae-can avrebbe permesso ad alcuni utenti di mangiare gratis per 3 anni.
Più precisamente, alcuni ordini effettuati tramite le applicazioni di pagamento degli operatori di telefonia mobile SoftBank, DoCoMo ed au sarebbero stati accettati e consegnati normalmente, salvo però poi costringere gli operatori a rimborsare o annullare i pagamenti a causa di un errore nel sistema.
La società ha iniziato ad accettare pagamenti tramite operatori di telefonia mobile il 24 agosto del 2018, quindi si stima che i casi possano riguardare tutti gli ordini da quella in poi, ovvero circa 3 anni, ed ora è intenzionata a riscuotere tutte le transazioni interessate dall’errore.
Secondo SoraNews24 non sarebbe invece chiaro il motivo per cui Demae-can abbia impiegato così tanto tempo per scoprire il bug e, nel frattempo, nei media si possono leggere messaggi di clienti come i seguenti: “Mi vogliono far pagare 60.000 yen, circa 460 euro” e “Ho ricevuto un messaggio che mi avvertiva che devo pagare entro 2 settimane a causa di un errore di pagamento”.
Facile che ora parta la “sfida” a dimostrare, da un lato, che è giusto che i clienti paghino quanto ricevuto gratuitamente e, dall’altro, che debba rispondere dell’errore la società che lo ha commesso.