Intesa tra maggioranza e ministro dell’Interno per portare le sanzioni a 560 euro rispetto all’attuale forbice che va da 250.000 ad 1 milione di euro prevista dal decreto Salvini.
Seguono altre modifiche che rendono sostanzialmente intoccabili le ONG.
C’è l’intesa tra Luciana Lamorgese e gli esponenti della maggioranza per apportare un taglio decisamente significativo alle multe previste per le ONG nel decreto Salvini.
L’incontro, avvenuto ieri martedì 14 luglio al Viminale, si è concluso con la sostanziale approvazione della proposta avanzata del ministro dell’Interno: le multe per le ONG che effettuano soccorsi in mare e che dovessero violare i divieti di ingresso nelle acque territoriali italiane scenderebbero a 560 euro contro la l’attuale forbice che va da 250.000 a 1 milioni di euro prevista dal decreto Salvini.
Scomparirebbe anche l’attuale norma inerente al sequestro immediato dell’imbarcazione e l’arresto per il comandante.
Ancora, verrebbero ampliati i casi in cui è possibile applicare la protezione umanitaria ed il ripristino di alcune forme di accoglienza come i piccoli gruppi distribuiti nei piccoli comuni.
Come riportato da “Il Corriere della Sera” e da molte altre testate, il punto cruciale sarebbe quello di applicare il codice della navigazione, con le sanzioni che verrebbero dunque decise dalla magistratura anziché dai prefetti.
L’incontro sul tema non era il primo e ne seguiranno degli altri, con l’intenzione di presentare un decreto legge a settembre.
Le sanzioni diventerebbero dunque simboliche, per non dire inesistenti.
Autore: Francesco Puppato
Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici.
Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity" per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".
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