La Polonia sospende temporaneamente il diritto all’asilo

I polacchi seguono l’esempio della Finlandia.
Tusk: controllo frontiere e sicurezza territoriale sono priorità. Politica migratoria non seguirà il patto UE.

Il primo ministro Donald Tusk difende la controversa decisione di sospendere temporaneamente e territorialmente il diritto d’asilo, indicando l’esempio della Finlandia, che ha introdotto una soluzione simile in risposta alla guerra ibrida.

Tusk ha annunciato questa decisione durante il convegno della Platforma Obywatelska, sottolineando che il controllo delle frontiere e la sicurezza territoriale della Polonia sono una priorità.

Ha inoltre annunciato che martedì presenterà la strategia migratoria, che non rispetterà il patto migratorio dell’UE.

Questa decisione è stata criticata da politici e attivisti per i diritti umani, i quali ritengono che sia impossibile da realizzare legalmente e che la strategia non sia stata consultata con le organizzazioni non governative; più precisamente, come riporta Polonia Oggi, Janina Ochojska, fondatrice della Polska Akcja Humanitarna (PAH), ha criticato l’idea sostenendo che significherebbe sospendere molte convenzioni internazionali.

In risposta alle critiche, Tusk ha sottolineato sui social media che la sospensione del diritto d’asilo in Polonia è una risposta all’uso strumentale di questo diritto durante la guerra.