tra il 2014 ed il 2024 sono sparite dalle vie e dalla piazze italiane più di 140.000 imprese del commercio al dettaglio in sede fissa.
Di queste, 46.500 sono attività di vicinato “di base”, ovvero negozi di alimentari, edicole, bar e distributori di carburanti, per fare qualche esempio.
A riportare la notizia è Il Sole 24 Ore che, a sua volta, cita i dati di Confesercenti, mettendo in evidenza l’impoverimento dell’offerta di beni e servizi per i residenti.
La situazione più grave è nel settore alimentare: in 10 anni, infatti, in Italia hanno chiuso i battenti 1.077 forni e 814 panetterie, 111 negozi di bevande, 468 pescherie, 407 latterie/formaggerie ed addirittura 5.247 macellerie.