Il futuro del processo civile e penale da costruire su basi rigorosamente scientifiche

Giuristi e medici legali ne discutono a Modena nel corso del IV Congresso Inter(national) Gruppi SIMLA.

“‘La prova scientifica in ambito giuridico’ è un tema di assoluta centralità per la medicina legale contemporanea, sempre più chiamata a misurarsi con i criteri di verificabilità, riproducibilità e coerenza epistemologica propri del metodo scientifico”. Parole del dott. Lucio Di Mauro, segretario nazionale della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e delle Scienze Forensi e Criminalistiche, espresse da moderatore nel corso del panel dedicato alla “prova scientifica in ambito giuridico” che si è svolto nell’ambito dei lavori del IV Congresso Inter(national) Gruppi SIMLA che si svolgerà fino a sabato a Modena. Relatori della mattinata la professoressa Donatella Curtotti, il professore Bartolomeo Romano e il magistrato Alberto Cisterna.

“In un’epoca di crescente complessità nella gestione della prova tecnica – ha aggiunto il segretario nazionale SIMLA -, il confronto fra esperti di diversa formazione rappresenta una condizione irrinunciabile per garantire solidità argomentativa e responsabilità istituzionale nell’ambito giudiziario“.

Un tema che ha trovato ampia rispondenza da parte dei giuristi che hanno partecipato all’incontro della mattinata. Il prof. avv. Bartolomeo Romano, Ordinario di Diritto penale nell’Università di Palermo, ha sottolineato che “occorre partire dalla consapevolezza che non vi è più quasi nessuna questione probatoria che possa essere affrontata senza che il diritto si intrecci con le scienze, tra le quali quelle mediche” e che “dunque, il processo, sia quello civile, sia – soprattutto – quello penale, non può fare a meno di indagare su basi rigorosamente scientifiche“. Per l’ordinario di Palermo “l’antico brocardo secondo il quale il giudice sarebbe peritus peritorum scolora quasi del tutto, di fronte alla presenza, sempre più indispensabile, di consulenti tecnici e/o di periti, portatori di conoscenze via via più specialistiche e settoriali“. In questo quadro, per quel che attiene “l’accertamento dell’eventuale responsabilità penale dell’esercente la professione sanitaria, si inserisce la riforma dovuta alla legge 8 marzo 2017, n. 24 (c.d. legge Gelli-Bianco), la quale non solo inserisce nel codice penale l’art. 590-sexies, ma ridefinisce le regole relative alla nomina dei consulenti tecnici d’ufficio e dei periti nei giudizi di responsabilità sanitaria“. Elementi che il professore rimanda a una futura riflessione di tutte le parti in causa: “Su tutti tali aspetti occorrerà riflettere nei Convegni e nelle Riviste scientifiche, a partire dalla Rivista Italiana di Medicina legale e del Diritto in campo sanitario, che ho l’onore di condirigere, nella quale diritto e medicina legale si fondono in un felice connubio di taglio multidisciplinare“.

Un panel che ha arricchito un evento di grande spessore per l’intera comunità scientifica nazionale. “In qualità di Segretario della SIMLA – ha concluso il dott. Di Mauro, desidero inoltre esprimere profonda soddisfazione per la qualità e la continuità del lavoro svolto dai nostri gruppi interdisciplinari, che rappresentano il cuore pulsante della nostra società. È grazie al loro impegno costante, alla pluralità degli approcci e alla condivisione critica delle competenze che SIMLA riesce a porsi oggi come punto di riferimento nazionale e internazionale nel dibattito scientifico, giuridico e bioetico“.

Danno psichico e Medicina Legale: comprendere le conseguenze psichiche dei fatti ingiusti e valutarne peso in sede di giustizia risarcitoria

Il convegno “Qualcuno volò sul nido del danno psichico” avrà luogo il 14 e 15 marzo a Milano.

La Medicina Legale torna a occuparsi di danno psichico in ambito convegnistico con l’evento organizzato dall’Associazione Medico Legale Ambrosiana (AMLA) il 14 e 15 marzo all’Auditorium San Fedele (Via Ulrico Hoepli, 3b 20121, Milano). Il convegno, impreziosito da un programma che innesta la disciplina nell’ambito di citazioni cinematografiche e letterarie, s’intitola “Qualcuno volò sul nido del danno psichico” e punta innanzitutto a sottolinearequanto il tema siadi grande interesse per la diffusione del fenomeno da un punto di vista epidemiologico e per la difficoltà dell’interpretazione clinica che resta, comunque, imprescindibile per la valutazione del danno. L’evento, patrocinato dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA), rappresentata dal segretario nazionale dott. Lucio Di Mauro, si avvale di un comitato scientifico di primo piano e avrà come relatori alcuni dei maggiori esperti della materia in Italia: dall’area propriamente clinica all’ambito medico-legale e psichiatrico forense.

Il cammino del danno psichico è stato vorticoso in questi anni – spiega il professore Riccardo Zoia, presidente AMLA e past president SIMLA, che chiuderà la due giorni di studi con una lectio magistralis sull’unicità dell’uomo -. Comprendere le conseguenze psichiche dei fatti ingiusti è divenuto un usuale motivo di studio medico legale per i fini di giustizia risarcitoria e non solo. Le alterazioni psichiche derivate dai danni al sistema nervoso, le reazioni psichiche patologiche a fronte di gravi stress, le ripercussioni psichiche per la morte di un congiunto o per le gravi lesioni riportate da un convivente, ma anche il disturbo mentale correlato al lavoro e le risposte patologiche della psiche in giovane età per le svariate forme di abuso sono temi diventati centrali nella medicina legale“.

La disciplina si trova pertanto a dover rispondere a una varietà di domande che saranno inevitabilmente al centro del dibattito scientifico che si svilupperà nel corso del convegno: “Quando la psiche – prosegue il professorerisponde in modo patologico ad un insulto illecito? Come studiare questi fenomeni, con quali mezzi e con quali criteri? Come tradurre queste conoscenze per le finalità della giustizia e della trattazione dei danni alle persone? Sono tutti argomenti di attualità assoluta dei quali si vorrà dibattere nel Convegno Nazionale organizzato a Milano da AMLA (Associazione Medico Legale Ambrosiana) il 14 e 15 marzo con l’intervento dei maggiori esperti in tutte le discipline coinvolte (medicina legale, psichiatria, psichiatria forense, psicologia clinica) per favorire un confronto attivo e proficuo che indirizzi a premesse e procedure condivise nel complesso compito che la medicina legale deve quotidianamente affrontare”.


Il convegno affronterà, il giorno 14, nella mattinata, il tema dei disturbi psichici post traumatici da un punto di vista eminentemente clinico-diagnostico. A moderare l’evento sarà la dott.ssa Raffaella Stucchi, specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni e segretario AMLA.

Nella valutazione del danno da illecito civile – dichiara – si è assistito negli ultimi 20 anni ad una crescente valorizzazione dei disturbi psichici post-traumatici. La maggior attenzione che società ed istituzioni rivolgono alla ‘salute mentale’ e l’allocazione di crescenti risorse in questa direzione fa sì che lo specialista in Medicina Legale si trovi sovente a dover formulare pareri tecnici in tema di danno psichico. I confini tra fisiologia e psicopatologia, tra predisposizione e preesistenze e tra i diversi disturbi psichici, rappresentano per il medico legale una sfida che non può prescindere da un costante aggiornamento tecnico. La sessione mattutina del Convegno organizzato da AMLA ripercorre dunque i fondamenti clinici delle più frequenti patologie psichiche post-traumatiche“.

Nel pomeriggio si passerà a discutere del versante valutativo medico-legale della patologia psichica. Nella fase finale della giornata, avrà luogo una tavola rotonda che vedrà i partecipanti confrontarsi sui casi clinici. Il giorno successivo, il 15 marzo, spazio al danno psichico in età pediatrica e adolescenziale, ai disturbi di conversione e simulazione, nonché alla patologia psichica correlata al lavoro. La mattinata si concluderà, infine, con una tavola rotonda su prognosi, stabilizzazione e permanenza della menomazione psichica e con una lezione magistrale del Presidente di AMLA Prof. Riccardo Zoja.