La lirica incontra il digitale: nasce la piattaforma web per far scoprire l’Opera alle nuove generazioni

Arie di Roma utilizza le nuove tecnologie e il linguaggio della Generazione Z per raccontare il bel canto intrecciato ad alcuni luoghi iconici della Città Eterna.

Un progetto digitale per avvicinare l’Opera lirica al grande pubblico e soprattutto ai giovani.

È Arie di Roma, piattaforma web che sarà lanciata martedì 23 aprile 2024 (ore 18), nel corso di un concerto di musica lirica nella cornice del Teatro Torlonia di Roma. Al suo interno trovano spazio le rappresentazioni di alcune delle arie più straordinarie della storia, tratte da opere leggendarie come NormaToscaUn ballo in mascheraLa clemenza di TitoDon Pasquale e Semiramide.

Al percorso musicale si affianca il racconto di alcuni luoghi iconici di Roma, le cui vicende sono in qualche modo collegate alle opere presenti nella piattaforma. Il tutto impreziosito dallo storytelling video del Direttore artistico del progetto Enrico Stinchelli, volto noto della lirica in Italia e storico conduttore di Rai Radio 3: commenti e retroscena, come quello dei fischi nei confronti di Maria Callas al Teatro dell’Opera nel 1958, che aiutano a comprendere l’opera e a inquadrarne il contesto.

«Troppo spesso l’Opera viene erroneamente etichettata come elitaria o eccessivamente complessa per essere compresa dal grande pubblico» spiega il M° Enrico Stinchelli. «Arie di Roma vuole sfatare questa diceria e dimostrare come la lirica possa emozionare ed essere accessibile a tutti, attraverso un’esperienza coinvolgente che va oltre il palcoscenico tradizionale e regala la magia dell’Opera a nuove generazioni di spettatori. Seguendo un ideale percorso, come una passeggiata attraverso le strade e le piazze di Roma – prosegue il Direttore artistico del progetto – gli utenti hanno l’opportunità di ascoltare alcune delle arie più belle scritte da autori come Mozart, Rossini, Bellini, Verdi, Donizetti e Puccini, che hanno come tema centrale la Città Eterna».

Arie di Roma (ariediroma.it) offre infatti l’occasione per riscoprire luoghi e monumenti della Roma di ieri e di oggi, la cui storia s’intreccia con le Opere presenti all’interno della piattaforma, raccontati in una serie di video realizzati nello stile dei Reel di Instagram amati dalla Generazione Z. Fra i luoghi narrati dalla piattaforma Arie di Roma c’è il Teatro dell’Opera, ad esempio, inaugurato con il nome del suo fondatore “Costanzi” il 27 novembre 1880 con la messa in scena della “Semiramide” di Gioachino Rossini. Oppure l’ormai scomparso Teatro Apollo, che il 17 febbraio 1859 ospitò il debutto di “Un ballo in maschera”. E ancora Palazzo FarneseCastel Sant’Angelo e la chiesa di Sant’Andrea della Valle, tre scenografiche location in cui si muovono alcuni dei personaggi di Tosca.

Prodotto dall’azienda di comunicazione ed eventi Il Marketing Much More, il progetto Arie di Roma è vincitore dell’Avviso Pubblico “Raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione Zètema Progetto Cultura.

«Con Arie di Roma vogliamo avvicinare quante più persone possibile all’Opera» spiega Veronica Marica, General Manager de Il Marketing Much More. «Per farlo utilizziamo le nuove tecnologie, il linguaggio social e un design visivo contemporaneo, eliminando le barriere che spesso rendono la lirica percepita come ostica o riservata a una cerchia ristretta. Il nostro obiettivo – conclude Marica – è dimostrare che l’Opera può essere apprezzata e amata da tutti».

Le arie presenti nella piattaforma sono state interpretate da Giorgia Costantino (soprano), Alessandro Fiocchetti (tenore), Emmanuelle D’Alterio (soprano), Maria Lucia Bazza (mezzosoprano), accompagnati al pianoforte dal M° Kozeta Prifti.

«Una bella iniziativa che farà bene alla città» commenta Federico Rocca, Consigliere comunale di Roma Capitale. «Oltre a promuovere una forma d’arte così legata all’italianità come l’Opera lirica – sottolinea Rocca – questo progetto valorizza anche alcuni dei tesori nascosti di Roma, offrendo ai cittadini e ai turisti un modo unico per esplorare la nostra città attraverso la lente dell’arte e della musica. Si tratta di un’iniziativa che credo possa avere un impatto positivo sulla città – conclude Rocca – arricchendone la vita culturale e contribuendo a promuoverne il turismo culturale».

Manpower: ecco cosa cercano aziende e lavoratori

Il lavoro secondo Manpower.
L’analisi dell’agenzia per il lavoro sullo scenario tra necessità delle aziende e dei lavoratori.

Cosa cercano le aziende? E cosa, invece, i lavoratori?

Un’analisi fatta da Manpower Group, in occasione del World Economic Forum di Davos, mette in evidenze le esigenze di entrambe le parti. La disamina inizia evidenziando che la carenza di talenti è quasi raddoppiata a livello mondiale negli ultimi 10 anni.

Il 54% delle aziende, infatti, segnala una carenza delle competenze; in 36 Paesi su 44 analizzati, inoltre, si riscontrano difficoltà nell’attirare talenti qualificati rispetto al 2018.

Gli Stati in cui i datori di lavoro riscontrano maggiori difficoltà a trovare dei lavoratori con le competenze che cercano, sono gli Usa (69%), il Messico (52%), l’Italia (47%) e la Spagna (41%).

Dal lato dei lavoratori, invece, le esigenze variano a seconda dell’area geografica di residenza, al genere ed alla fase del ciclo di carriera.

Di seguito, l’analisi delle esigenze derivanti appunto dalle categorie dei lavoratori che Manpower ha pubblicato:

Generazione Z (18-24 anni): è composta da giovani ambiziosi, desiderosi di guadagno e di sviluppo di carriera, ma donne e uomini hanno desideri diversi. Le donne attribuiscono un livello di priorità due volte maggiore alla retribuzione, rispetto alla priorità successiva, ovvero lo sviluppo delle competenze, mentre gli uomini affermano che le competenze e la carriera contano almeno quanto la retribuzione.

Millennial (25-34): ricercano flessibilità e un lavoro stimolante; le donne dichiarano che la flessibilità è una necessità, mentre gli uomini ne approvano l’utilità pur non reputandola strettamente necessaria.

Generazione X (35-44): sono alla ricerca dell’equilibrio. Per uomini e donne la flessibilità è una priorità e desiderano la possibilità di lavorare a distanza, di poter usufruire della propria quota di congedo parentale e una flessibilità di inizio e fine giornata lavorativa.

Boomer (età 55-64 e 65+): sono guidati nelle scelte lavorative dalla retribuzione, dal lavoro stimolante e dalla flessibilità, sebbene attribuiscano la massima priorità alla leadership e al team. I lavoratori in età avanzata vogliono lasciare il proprio contributo alla comunità: gli over 65 sono i più motivati dall’orientamento ai risultati.

Ha poi concluso l’analisi il presidente e ceo di Manpower Group, Jonas Prising:

In un mondo sempre più abilitato dalla tecnologia, le persone che hanno competenze sono molto richieste. Sappiamo da colloqui con i candidati, conversazioni con i clienti e dal nostro patrimonio di dati che i lavoratori ricercano flessibilità e l’opportunità di acquisire nuove competenze. In vista dell’incontro annuale del World Economic Forum a Davos, abbiamo chiesto ai leader di orientare la loro domanda al nuovo approccio dei talenti. La creazione di valore per le aziende e gli azionisti deve essere accompagnata dal prendersi cura di dipendenti, clienti e comunità, è quindi fondamentale ascoltare la voce delle persone. Con l’accelerazione dei processi di disruption, aiutare le persone a integrarsi nel lavoro del futuro e le aziende a diventare “creatrici di talenti” non è mai stato così importante”.