L’Angolo della Poesia – di Barbara Tascone

Il risveglio…di Milano

Cammino a passi lenti
lungo le strade addormentate…
sembra il risveglio
del mattino
quando ancora
tra il sonno e la veglia
la realtà appare oscillante
come i pensieri della notte…

Cammino sfiorando i passanti
cerco di stare lontana
ma i corpi si avvicinano
in cerca di un muto conforto.

Cammino respirando gli odori
dei negozi ancora chiusi
e sento i suoni confusi dei mercati.

Guardo i parchi …da lontano!
oggi cerco solo luoghi abitati
per condividere le mie paure
e inseguire i sogni
agitati
di una giornata
quasi estiva.

L’Angolo della Poesia – di Barbara Tascone

Avanza timorosa…

Avanza timorosa
tra pensieri nascosti
e desideri impossibili.

Il mare è sempre in movimento
le onde raccontano nuove e
vecchie storie di arrivi e partenze.

La sabbia distratta indugia sempre
nelle pieghe dei vestiti…

Le città aspettano in silenzio
il nuovo ritmo delle stagioni
e chi resta
non sa dove
guardare…

L’attesa dell’autunno
con il rosso delle sue foglie
non è mai stata così incerta…

i pensieri del sole
volano verso l’alto
in cerca…
di un segnale amico.

L’Angolo della Poesia – di Barbara Tascone

Per Lei… morta due volte

Ma dove arrivano queste fiamme
che hai acceso
nella disperazione
di una vita.

Ma quale mano
ti ha lasciato
senza darti una difesa.

Ma quale fuoco
può spegnere
il tuo pensiero…

Un solo uomo
è stato degno
di tale nome.

Tutto intorno
solo fantasmi…

che hanno
dimenticato
di avere un’anima.

L’Angolo della Poesia – di Barbara Tascone

Come veli nella tempesta

Quale velo potrà mai
nascondere
quello sguardo coraggioso
che scavalca le montagne
del tuo paese!

Quale velo potrà mai togliere
la parola
che cerca
ossigeno e libertà.

L’ultimo aereo
sta partendo…
gli uomini si aggrappano
alle sue ali
e tu
da
sola
dovrai combattere le tenebre…

Ma forse… questa volta
non sarai sola.

Forse il mondo
ti sta guardando.
Forse…

L’Angolo della Poesia – di Barbara Tascone

Milano sospesa

Appare sola… in dubbioso silenzio.

Le strade vuote sembrano finte
e si snodano leggere
come fili trasparenti.

I portici del centro sono
gioielli disegnati
che abbelliscono i pensieri.

L’umana assenza
parla una lingua lontana.

Appare sola… con i suoi palazzi di vetro
che rispecchiano
una luce tiepida e obliqua.

Le grandi porte di marmo e pietra
restano aperte e assorbono il cielo più vicino.

I navigli sempre carichi di suoni e
rumori sono fermi
in attesa di una nuova
onda…

Indugiano le voci delle case
appese alle nuvole.

Il silenzio ricopre ogni parte
di una città immobile
e
sospesa nel tempo.