Spagna: fine dello stato di emergenza

Sanchez: “Tra 100 giorni avremo immunità di gregge”.
La scelta è arrivata poco prima del “No” al green pass del parlamento francese.

Brindisi e festeggiamenti.

A questo si è assistito in molte città spagnole, alla mezzanotte che sanciva la fine dello stato di emergenza.

L’atmosfera quasi in stile capodanno, specie alla Puerta del Sol, a Madrid, dove la polizia ha dovuto effettuare 450 interventi e a Barcellona, dove 6.500 persone sono state disperse per sgombrare gli assembramenti.

La situazione dei contagi non è ancora rosea, ma il presidente Sanchez ha dichiarato che “Tra 100 giorni avremo l’immunità di gregge”, con sei milioni di spagnoli che hanno completato il processo di vaccinazione ed il 28% della popolazione che ha ricevuto una dose di vaccino.

Il ministro della Giustizia, però, ha tenuto a precisare a “El Pais”:

La fine del regime di emergenza non significa la fine delle restrizioni. Al contrario. La minaccia del virus è ancora lì. Le autorità devono continuare ad agire e i cittadini devono comportarsi in modo responsabile.”

Alle 17 comunità spagnole, infatti, è concesso di continuare a limitare l’orario di apertura o il numero di avventori di bar, ristoranti o negozi. Possono anche richiedere il ripristino del coprifuoco o la chiusura del loro territorio ma ora per farlo necessitano dell’approvazione di un tribunale.

Sul tema è intervenuto Pablo Casado, leader del Partito Popolare (PP), ovvero il principale partito di opposizione, che ha attaccato il premier sostenendo quanto di seguito:

Con Sanchez siamo passati da un’emergenza sanitaria al caos.

Poco dopo la decisione presa dalla Spagna di porre fine allo stato di emergenza, in Francia il parlamento ha bocciato il decreto legge che prevedeva l’introduzione del green pass (approfondimento al link) ed in generale sta crescendo sempre più il malcontento verso i partiti politici che hanno gestito l’emergenza.

Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove si occupa di Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana; parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha precedentemente lavorato nel dipartimento finanziario della Holding Orange1. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", ha poi conseguito i Master in "Gestione delle Risorse Umane ed Organizzazione del Lavoro", "Controllo di Gestione" e "Diritto Bancario". È "Coach certificato" e vanta corsi in "Business Plan", "Project Management secondo gli standard internazionali" e "Tempi e Metodi". Inoltre, ha il "patentino Bloomberg", l'"Europass Mobilità" e l'"ECDL". Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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