Bauli acquisisce Olivieri 1882

L’azienda di Verona acquista l’80% di quella di Arzignano (Vicenza).
La Olivieri 1882 ha chiuso il 2024 con utile di circa 6 milioni (+50%).

Una operazione che “rappresenta un investimento strategico rilevante, coerente con i nostri obiettivi di crescita a lungo termine. È il risultato di un’attenta analisi delle opportunità di mercato e delle sinergie industriali che questa acquisizione può generare: l’impegno economico riflette la nostra convinzione nel valore del progetto e la volontà di rafforzare ulteriormente la nostra posizione nel settore, creando le condizioni per uno sviluppo duraturo e responsabile”.

Parole di Fabio di Giammarco, ceo del Gruppo Bauli che ieri ha annunciato l’acquisizione di una quota di maggioranza, pari all’80%, di Olivieri 1882, storico laboratorio di pasticceria artigianale fondato nel 1882 ad Arzignano (Vicenza).

Un’unione, come riporta Il Sole 24 Ore, fondata su valori comuni: qualità assoluta, rispetto per la tradizione e visione internazionale. da un lato Bauli, azienda italiana leader nel settore dolciario fondata nel 1922 a Verona come piccola pasticceria artigianale. È il principale operatore a livello nazionale nel segmento ricorrenze dove detiene oltre un terzo del mercato a Natale e a Pasqua: circa 1.300 dipendenti nel mondo e sette siti produttivi, di cui sei in Italia. Dall’altro lato Olivieri 1882, che dei grandi lievitati ha fatto la propria centralità e identità.

Olivieri 1882 continuerà a operare in piena autonomia, mantenendo identità, team e libertà creativa.

Guidata oggi da Nicola e Andrea Olivieri, quinta generazione della famiglia, Olivieri 1882 ha conquistato negli anni una posizione di rilievo nella produzione dei grandi lievitati artigianali, simbolo di eleganza italiana e innovazione del gusto. I punti di forza sono l’anima artigianale e un processo produttivo certificato dall’Università di Padova, che consente di gestire alti volumi senza compromettere la qualità dei prodotti, insieme alla cultura digitale.

Nicola Olivieri, ceo di Olivieri 1882, ha commentato come di seguito:

L’ingresso di Bauli nel capitale di Olivieri 1882 rappresenta una scelta strategica e di visione. Abbiamo scelto Bauli perché partner con un eccellente centro di ricerca e sviluppo e un know-how organizzativo internazionale, oltre che realtà storica e leader di mercato. Questa combinazione ci offre una struttura in grado di portare l’eccellenza artigianale italiana a un livello ancora più alto, accelerando il nostro percorso di espansione globale. Continueremo a guidare l’azienda, in piena coerenza con i valori e la qualità che ci hanno sempre distinti”.

Olivieri 1882 ha chiuso l’anno fiscale al 31 dicembre 2024 con ricavi pari a 5,8 milioni di euro, in crescita di oltre il 50% rispetto all’esercizio 2023. Anche l’Ebitda registra una crescita significativa, passando da 0,8 a 1,4 milioni di euro.