Bialetti venduta ai cinesi

Altro storico marchio made in Italy che passa di mano.
Ecco le origine della parola Moka e del logo (l’omino coi baffi).

Un altro simbolo del made in Italy passa di mano. Stavolta a cambiare bandiera è la Bialetti, simbolo italiano del caffè.

NUO Octagon ha sottoscritto due contratti di compravendita per l’acquisto complessivamente del 78,56% del capitale di Bialetti. A seguito del closing, spiega una nota, scatterà un’Opa obbligatoria sulle restanti azioni.

Il valore implicito dell’acquisto delle partecipazioni in Bialetti risultato non inferiore a 42.634.000 euro conseguentemente il corrispettivo dell’Opa sarebbe non inferiore a 0,467 euro per azione.

Anche dopo il closing, il Gruppo beneficerà dell’apporto manageriale di Egidio Cozzi in qualità di amministratore delegato in continuità con la precedente gestione. Lo stesso, come riporta Agi, ha dichiarato quanto di seguito:

Oggi Bialetti è un’azienda più solida, forte di una visione strategica chiara e di un marchio riconosciuto a livello globale. Questo traguardo è il risultato di un impegno costante, della determinazione del nostro team e della fiducia riposta in noi dagli stakeholder. Con l’ingresso di NUO si apre un nuovo capitolo, ricco di opportunità: continueremo a investire in innovazione, internazionalizzazione e autenticità, mantenendo sempre al centro la passione per il caffè e l’eccellenza del made in Italy“.

Sul tema è intervenuto anche Francesco Ranzoni, presidente del Consiglio di amministrazione di Bialetti Industrie:

Ho acquistato questo meraviglioso marchio più di 30 anni fa. Bialetti oggi è una realtà internazionale con un grande potenziale. In questi anni abbiamo attraversato momenti storici complessi, ma con passione, dedizione e spirito di squadra siamo sempre riusciti a guardare avanti e a far crescere l’azienda. L’ingresso di Nuo rappresenta ora una leva strategica per rafforzare ulteriormente il brand e consolidarne il posizionamento sui mercati esteri“.

Nel 1933, Alfonso Bialetti dà vita alla Moka Express: rivoluzionerà il modo di preparare il caffè a casa, accompagnando il risveglio di generazioni di italiani e facendo dell’azienda, grazie anche all’ambizione del figlio Renato, uno dei principali produttori italiani. Il nome? Deriva dalla città di Mokha nello Yemen, una delle prime e più rinomate aree di produzione del caffè.

A rendere iconica la Moka trasformando Bialetti in un brand di successo è anche “l’omino con i baffi” nato dalla matita di Paul Campani, che dopo aver accompagnato generazioni nel “Carosello” oggi è presente su tutti i prodotti dell’azienda.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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