La Bluebell critica il rendimento finanziario del titolo in Borsa.
La società difende l’operato di Faber.
Emmauel Faber, CEO e presidente della Danone, è sotto attacco.
A chiederne simbolicamente la testa è il fondo d’investimento Bluebell, perché non soddisfatto del rendimento in Borsa del titolo.
L’impero francese dello yogurt, nonostante una capitalizzazione da 37 miliardi di euro, dal 2014 (anno in cui Faber ha preso nelle sue mani le redini del gruppo) ha guadagnato sui listini appena il 2%.
Per avere un’idea dell’andamento in Borsa dei concorrenti, la svizzera Nestlè nello stesso arco di tempo ha fatto registrare un +46%.
Per questo motivo la Bluebell, fondo con sede a Londra ma fondato dall’italiano Giuseppe Bivona e che in Danone ha investito, chiede che la voce degli azionisti sia ascoltata; più precisamente, chiede un cambio alla guida del gruppo o, quantomeno, che la figura di CEO sia staccata da quella di presidente (attualmente unificate).
Stando a quanto riportato dal “Financial Times”, la Danone avrebbe risposto di “apprezzare il dialogo costruttivo con tutti gli azionisti”, sottolineando però che l’azienda “è concentrata sul creare valore nel lungo termine” e soprattutto mettendo in evidenza che sotto la gestione Faber si sia registrata una crescita del 5o% degli utili per azione.
Autore: Francesco Puppato
Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici.
Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity" per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".
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