EssilorLuxottica pronta a rilevare tra il 5% ed il 10% del Gruppo Armani

Il testamento di Giorgio Armani: possibile vendita solo a Lvmh, EssilorLuxottica o L’Orèale e al massimo fino al 15% nei primi 3 anni.

Inizia a delinearsi il futuro di Armani senza Giorgio Armani? La maison resterà sotto controllo italiano? I rumor circolati nelle ultime ore – e subito ripresi dalle agenzie internazionali – sembrano andare proprio in questa direzione.

EssilorLuxottica sarebbe pronta a giocare un ruolo nel riassetto del gruppo Armani, destinato ad avviarsi entro la fine del 2026. Secondo Il Sole 24 Ore, il gruppo guidato da Francesco Milleri avrebbe già fatto sapere alla Fondazione Armani e agli eredi dello stilista scomparso lo scorso 4 settembre di essere disponibile a valutare e sostenere la riorganizzazione azionaria così come delineata dal fondatore.

L’idea sarebbe quella di proporsi come “corner investor”, con la possibilità di rilevare una quota compresa tra il 5% e il 10% del capitale, senza però assumere ruoli attivi né sedere in consiglio di amministrazione. Interpellato da MFF nelle prime ore della mattina, EssilorLuxottica non ha voluto rilasciare commenti. 

Il testamento di Giorgio Armani, scomparso a settembre a 91 anni, ha aperto la strada a una possibile cessione. Il fondatore, come riporta Milano Finanza, ha previsto che gli eredi possano vendere una quota iniziale del 15% della società a uno dei tre acquirenti indicati: Lvmh, EssilorLuxottica o L’Oréal, oppure a un player di livello equivalente, entro 18 mesi.

L’acquirente, una volta entrato, avrebbe poi la possibilità di salire fino alla maggioranza dopo tre anni. In alternativa, la strada resta quella della quotazione in Borsa.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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