Intervistato a margine del World Economic Forum, l’ex presidente del Consiglio ed attuale Commissario agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, ha detto che per l’Ilva ci sono possibilità di ricevere i fondi green previsti dal piano Ue per la transizione energetica; questo perché l’acciaio è un settore che ha certamente bisogno di essere reso più compatibile con l’ambiente.
Più nel dettaglio, le sue parole sono state le seguenti:
“Certamente dai fondi europei e da eventuali cofinanziamenti degli Stati può venire un contributo alla soluzione dei problemi dell’Ilva, che poi deve venire anche dal mantenimento degli impegni presi da ArcelorMittal”.
Poi, però, Gentiloni precisa anche che i fondi scarseggiano e bisogna puntare sul fatto che facciano da moltiplicatore ed attraggono gli investimenti privati:
“I fondi che arrivano dalla Ue sono limitati, il bilancio è limitato, ma possono fare da moltiplicatore sia di cofinanziamenti pubblici degli Stati sia di ulteriori investimenti privati”.
Perché i fondi sono limitati? Perché l’Italia per i fondi green, e più in generale trovandosi nella situazione di Paese finanziatore netto, versa all’Ue più di quanto riceve.
Nello specifico, per la rivoluzione green riceverà dall’Ue 364 milioni di euro a fronte di un versamento di 900 (approfondimento al link).
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